#Fridaysforfuture, perché i ragazzi scendono in piazza?

da | 14 Mar, 2019 | Green

Venerdì 15 marzo 2019 è #Fridaysforfuture. Ragazze ragazzi, bambine e bambine aderiscono a una giornata mondiale di mobilitazione per l’ambiente e scioperano per il loro futuro

E’ il “Global strike for future”, uno sciopero globale che vuole essere un ultimatum: i governi non possono più perdere tempo, devono agire per fermare i mutamenti climatici.

Sono oltre 1300 città di 98 Paesi a mobilitarsi. Gli studenti (e non solo loro) scendono in piazza per manifestare. L’Italia, con 109 piazze, è tra le nazioni più attive, insieme a Usa (117) e Germania (141). Ma ci sono anche Svezia, Gran Bretagna, Australia, Uruguay, Cina, Tanzania, Vanuatu, Cuba e Pakistan.

Tutto nasce da una ragazza svedese

Il movimento Fridays for Future è nato da Greta Thunberg, una sedicenne svedese che dal 20 agosto 2018 ha occupato le prime pagine dei giornali. Oggi è una giovanissima candidata al premio Nobel per la Pace. Perché? Greta ha cominciato a manifestare ogni venerdì davanti al Parlamento di Stoccolma per ricordare al suo governo che assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni è una priorità assoluta.

Con i suoi manifesti ha invitato i governanti a pensare a nuove politiche di mobilità, di consumo e di produzione di energia per frenare la distruzione del pianeta. Insomma, a cambiare rotta.

L’iniziativa di Greta, che convive con la sindrome di Asperger, ha riscontrato un gradissimo successo fin dagli esordi. Sssociazioni e studenti di Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Australia e Italia hanno iniziato a seguirla scioperando ogni venerdì.

Hashtag #Fridaysforfuture

Dall’attivismo di Greta è nato un movimento internazionale che si identifica con lo slogan #Fridaysforfuture (Venerdì per il futuro). Greta è diventata simbolo dei milioni di giovani che protestano contro l’inerzia dei governi davanti al cambiamento climatico e rivendicano il diritto al proprio futuro. Sono milioni le ragazze e i ragazzi che si oppongono a quello che viene chiamato il “saccheggio generazionale” . Politiche ambientali sconsiderate che hanno messo un’ipoteca sul futuro dei giovani.

Lo sciopero del 15 marzo sarà trasmesso con una diretta radiofonica di 10 ore (dalle 13 alle 23), da Radioimmaginaria, l’unico network europeo con sede a Bruxelles creato e gestito da adolescenti tra 11 e 17 anni. Oltre 50 redazioni in Europa si collegheranno in un’unica trasmissione radio per sostenere questa urgenza planetaria.

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