La paura di crescere

da | 11 Ago, 2013 | Lifestyle

Vorrei aiutare i miei figli a gestire le loro paure, ma non so come fare. Il problema riguarda soprattutto Riccardo, che ha 10 anni. Da quattro anni combattiamo inutilmente con le sue paure. Abbiamo provato anche la psicoterapia, ma non è servita a molto. Noi crediamo che tutto nasca dai film di Harry Potter che, a mio parere, dal terzo in poi non erano adatti alla sua età, ma lui dice che non è quella la causa. Le paure arrivano solo al momento di addormentarsi. Riesce a dormire solo se sa che noi genitori siamo ancora alzati, se per caso è tardi e vede che anche noi andiamo a letto, crolla e gli viene addirittura da vomitare. Risolviamo solo facendolo dormire nel lettone, mentre uno di noi si trasferisce nel suo letto. Riccardo è un bambino che ragiona bene, a volte fin troppo e ha una fervida immaginazione. Noi siamo persone allegre senza particolari problemi; però da bambina anch’io ero molto ansiosa e avevo una situazione familiare problematica, mentre i miei figli sono straprotetti. Oltretutto Riccardo si sente in colpa: chiede scusa con i lacrimoni perché ci costringe a dormire nel suo letto. Roberta (7 anni) ha invece il terrore del male fisico; un terrore ingiustificato perché in famiglia non ci sono mai stati casi di sofferenza. Quale sia la causa delle loro fobie, a me piacerebbe trovare il modo di aiutarli. Vorrei solo aggiungere che noi la prendiamo, tutto sommato, serenamente e siamo convinti che crescendo matureranno. Grazie.

Tutti i bambini manifestano, più o meno intensamente, qualche paura legata all’addormentamento. Addormentarsi significa separarsi da mamma e papà e chi vive questa separazione con disagio lo rivela specialmente nei periodi in cui si diventa più consapevoli della crescita. Non è un caso che Riccardo si sia mostrato più ansioso in concomitanza dell’avvio della scuola elementare. La tua pazienza e la tua serenità nell’affrontare le manifestazioni emotive dei bambini sono preziose, perché in questo modo stai dicendo loro che si può anche avere paura. Ma è altrettanto importante per Riccardo e Roberta sentirsi dire (a fatti e non solo a parole) che, pur potendo sempre chiedere un aiuto a mamma e papà, possono a far fronte alle loro paure anche da soli, giacché ne hanno le forze. Affinché un bambino si senta più forte, non è sufficiente che il mondo esterno gli dica “sei diventato grande”. È fondamentale che senta risuonare la sua crescita anche nella pancia della mamma. Mi ha colpito che tu dica che i tuoi figli sono “straprotetti”: questo è un atteggiamento materno adatto a far sentire al sicuro un cucciolo, ma i tuoi figli stanno crescendo. È curioso che anche tu abbia vissuto l’ansia nel momento in cui ti sei accorta di non essere più una bambina; prova a ripensare come sono stati accolti i tuoi passaggi di crescita in famiglia e chiedi la stessa cosa a tuo marito. Spesso ripensare alla propria fatica di crescere è illuminante per comprendere le difficoltà dei figli. In una bella famiglia unita come la vostra, può essere faticoso immaginare che sia arrivato il tempo in cui, pur rimanendo strettamente legati, non sarete più una cosa sola. Vi capita mai d’immaginare i vostri figli adulti? Riuscite a pensare a quando la vostra coppia di cuccioli non avrà più bisogno di voi? Riccardo e Roberta adesso hanno la necessità di essere rassicurati che, anche se crescono, voi siete comunque felici. Siete mai usciti senza figli? E lo avete fatto dicendo loro che andate a divertirvi? Fatelo. Contrariamente a quel che viene spontaneo pensare, per i bambini è rassicurante pensare che “se mamma e papà sopravvivono senza di me, allora anch’io posso farcela senza di loro”. Provate e non solo una volta, più volte, finché il messaggio è sicuramente trasmesso.

Libri antipaura

Per affrontare le paure ci sono due libri di favole che trattano l’argomento: “Una calamita di mamma” di Alberto Pellai e “Anche gli orchi hanno pauradi Carlo Scatagnini, entrambi edizioni Erickson.

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