L’apprensione

da | 8 Set, 2013 | Lifestyle

Gentile dottoressa, sono la mamma di due figli di 5 e 10 anni. La più grande, Annachiara, frequenta la quinta elementare. Mi piacerebbe dire che è una ragazza, ma io continuo a vederla come una bambina. In questi ultimi mesi sta vivendo una fase che mi sembra anticipare l’adolescenza: comincia a staccarsi da noi genitori, per esempio vorrebbe andare a scuola da sola e si vergogna a farsi accompagnare da me o, peggio ancora, dal papà. Io sono preoccupata, preferisco almeno vedere che entra a scuola, ma non voglio nemmeno mortificarla. Cosa suggerisce di fare? Lasciarla andare o aspettare ancora?

Nadia

Cara Nadia, hai colpito nel segno! Quella che Annachiara sta facendo è proprio una proposta da piccola adolescente che, come frequentemente accade per i ragazzini della sua età, sta esprimendo il desiderio di “fare da sola” e manifesta le prime richieste d’autonomia. La scelta di lasciar andare i figli a scuola da soli è sempre molto delicata, non solo per ciò che rappresenta dal punto di vista pratico (per esempio, presuppone che il figlio o la figlia sappiano attraversare una strada in modo responsabile), ma soprattutto perché segna un passaggio di crescita significativo. Quello che rende difficile scegliere non è tanto il valutare le capacità di vostra figlia, che voi ben conoscete e potete verificare, quanto il prendere atto che sta crescendo e non è più solo la bambina che voi avete in mente. Nella lettera hai sottolineato che incomincia a staccarsi da voi; è prezioso che una mamma colga questi bisogni e se ne faccia carico non coprendoli con le proprie preoccupazioni. Mi sembra che tu ti stia chiedendo: posso lasciare che mia figlia s’affacci all’adolescenza? In questi ultimi tempi la fase preadolescenziale è sempre più precoce e molte bambine la vivono già all’età di 10 anni, persino fisicamente (anche il menarca avviene prima rispetto al passato); è normale, pertanto, che i genitori d’oggi siano colti di sorpresa e possano sentirsi impreparati. È sì un passaggio di crescita per Annachiara, ma è anche un grande salto per voi genitori: siete chiamati contemporaneamente a riconoscere che a questa età si ha ancora un gran bisogno di sentirsi protetti e ad “allentare un po’ la fune” affinché vostra figlia colga il messaggio rassicurante “sì, puoi anche andare un po’ senza di noi”.

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