Ma perché tutti si sfogano con la mamma?

da | 26 Gen, 2018 | Lifestyle, Salute e Benessere

La preadolescenza è una fase di crescita molto delicata. Essere genitori in questo periodo è difficile e, talvolta, anche poco gratificante: nulla di ciò che si fa sembra andare bene, ogni tentativo di avvicinamento viene rifiutato.

Quando vorremmo ascoltare qualcosa della vita dei figli, loro rispondono a monosillabi, ma poi passano ore al telefono con l’amica del cuore. Li sentiamo più lontani, avvertiamo il tentativo di alzare barriere tra noi e loro, ci restiamo male la prima volta che la porta della stanza viene chiusa, la prima volta che scopriamo un segreto.

Anche per i figli questo processo di crescita e di ricerca di autonomia è faticoso. Magari vorrebbero ancora affidarsi ai genitori, ma la voglia di fare da soli non glielo permette. La tensione aumenta e, non appena è possibile, esplode.

Sfogarsi con la mamma aiuta a tirare fuori la rabbia, la confusione, la stanchezza e così  raccogliere energie nuove per fare pace con l’amica o affrontare il compito in classe.

Sembra una contraddizione, ma prendersela con chi si ama è più facile, perché sappiamo che dopo ci vorrà bene comunque. Ce lo possiamo permettere. Chi tra noi non ha, almeno una volta, sfogato sul partner tutta la rabbia accumulata in ufficio?

I figli preadlescenti, ma anche bambini, fanno lo stesso. Prenderne consapevolezza aiuta il genitore a resistere, a non farsi ferire, a comprendere che non solo la sua presenza non è inutile, ma è anzi preziossima. Il genitore è la persona che meglio si presta al confronto e al supporto. Il genitore c’è ed è fondamentale che i figli lo percepiscano.

L’aiuto più grande che si può dare non è il consiglio ma la capacità di ascolto, un ascolto sincero e fatto col cuore che va al di là delle parole, delle lacrime e delle urla.

Per approfondire le tematiche sulla preadolescenza, potete leggere l’intervista ad Alberto Pellai (qui), medico, psicoterapeuta e autore del best-seller “L’età dello tsunami”, o ancora questi due libri: “L’occhio del genitore. L’attenzione ai bisogni psicologici dei figli” di Giuseppe Maiolo,  e “Cento risposte sull’educazione dei figli” di Pasqualotto e Muzzolon, entrambi delle edizioni Erikson.

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