Nido e scuola d’infanzia a Torino

da | 17 Giu, 2016 | Lifestyle

La scelta dell’asilo o della scuola dove iscrivere il proprio figlio sembra molto più complicata di quanto è. Vero che le variabili da conciliare sono tante e sono legate alle specifiche esigenze di ogni famiglia. Per alcuni è centrale la vicinanza della scuola all’abitazione o al lavoro, per altri il costo e gli orari di apertura, per altri ancora la presenza di attività specifiche come i corsi di inglese, francese, piscina, psicomotricità. Qualche suggerimento può tornare utile. Cominciamo facendo chiarezza sui nomi, quelli più formali e quelli più in uso nel linguaggio quotidiano. Con il termine “asilo nido” si fa, solitamente, riferimento ai nidi d’infanzia, che offrono un servizio educativo per i bambini nella fascia di età 0 – 36 mesi. Con il termine micronido si fa riferimento a strutture dello stesso tipo che accolgono un numero minore di bambini. Questi servizi sono sia pubblici sia privati. Le differenze sono legate a orari, costi e tipo di frequenza, ma non solo. Il servizio pubblico fa riferimento, per l’attuazione del progetto educativo, alla Carta della qualità dei Servizi e richiede alle strutture convenzionate un progetto pedagogico che rispetti gli standard comunali.

Come si accede al nido?

Per la domanda ai nidi comunali e convenzionati è possibile ritirare un modulo in tutti i nidi o scaricare il modulo dal sito internet della Città di Torino (www.comune.torino.it/servizieducativi/servizi03/nidicomunali) e presentarlo nel periodo indicato (solitamente una finestra che va da febbraio a fine aprile). Chi accede a questa graduatoria potrà inserire il/la bimbo/a tra settembre e novembre dello stesso anno. In caso di disponibilità di posti è possibile, inoltre, essere inseriti in una seconda graduatoria presentando la domanda entro la fine di ottobre: in questo caso l’accesso al servizio potrà avvenire tra gennaio e aprile dell’anno successivo. Per quanto riguarda le strutture private, occorre rivolgersi alle singole scuole.

Quanto costa?

Le tariffe del servizio pubblico sono determinate in base alle fasce di appartenenza Isee, un indicatore di reddito che occorre farsi calcolare presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF). I costi dei nidi privati variano da gestore a gestore.

Una formula interessante è quella del servizio integrativo custodia oraria, chiamata comunemente baby parking. Qui sono accolti bambini dai 13 mesi ai 6 anni, per un massimo di 5 ore giornaliere. Sono disponibili diverse tipologie di abbonamento: dalla tessera a ore agli abbonamenti mensile, semestrale, annuale.

Sezioni Primavera

Se le famiglie valutano la possibilità di inserire i figli solo al compimento del secondo anno di età, c’è l’opportunità di accedere a strutture che offrono la Sezione Primavera. Di cosa si tratta? Le scuole d’infanzia o i nidi (e micronidi) possono accogliere, con un’offerta dedicata, i bimbi dai 2/3 anni, con proposte specifiche per quella fascia di età. Da tenere in considerazione che, se il servizio è offerto da una scuola dell’infanzia nella quale poi s’intende proseguire il percorso, si evita al bambino di ripetere l’inserimento in un arco temporale ristretto. A Torino offrono questo servizio solo scuole dell’infanzia private.

La scuola materna

Le scuole dell’infanzia, chiamate genericamente asili o, più diffusamente scuola materna, garantiscono il servizio educativo dai 3 anni fino all’ingresso alla scuola elementare (o scuola primaria). Il servizio pubblico è comunale o statale: le modalità di funzionamento dunque variano, a seconda di trovarsi in una scuola che segue le norme comunali o statali. Le scuole dell’infanzia sono il primo segmento del percorso d’istruzione e ciascuna, sulla base delle indicazioni del Ministero dell’Istruzione, ogni anno approva un Piano dell’Offerta Formativa (POF) all’interno del quale vengono presentate le scelte pedagogiche, organizzative e il progetto didattico. Le paritarie sono scuole non statali che, facendone richiesta, ottengono il riconoscimento della parità dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Come si accede alla materna?

Per quanto riguarda le statali, le domande d’iscrizione sono raccolte dalle scuole ma con modalità diverse tra loro e i punteggi per l’ammissione possono variare da una scuola all’altra.

Le domande d’iscrizione delle scuole comunali e convenzionate sono generalmente raccolte dalle scuole, ma i punteggi per l’ammissione sono stabiliti dal regolamento comunale e quindi uguali per tutte le scuole.

Le paritarie non convenzionate, invece, fanno riferimento per la presentazione delle domande al regolamento di ciascuna scuola. Si paga una tariffa mensile calcolata in base all’Isee per il servizio di ristorazione.

Per le scuole municipali è prevista anche una quota d’iscrizione annuale. Ogni anno il Comune eroga un contributo alle scuole convenzionate per ridurre la quota in carico alle famiglie (per maggiori informazioni: Ufficio servizi convenzionati e privati per l’infanzia, via Bazzi 4 – tel. 011 01126021). Le tariffe delle scuole paritarie non convenzionate sono stabilite da ciascuna scuola.

[Daniela Rosas]

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

Criticare e correggere: è proprio necessario? 

Focalizzarsi sull’errore, criticare e giudicare non aiuta a crescere. Esiste un metodo alternativo per relazionarci con i nostri figli? L’intervista a Carlotta Cerri, creatrice di La Tela ed Educare con calma

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto

Pavimento pelvico: guida all’uso

Dallo stato di salute del nostro pavimento pelvico dipende il benessere fisico, psicologico e sessuale delle donne, come ci ha raccontato l’ostetrica specializzata Laura Coda