Equilibrismi di famiglia

da | 28 Lug, 2013 | Persone

Gli spettacoli e gli equilibrismi di Milo e Olivia intrecciano arte teatrale e circense con poesia, acrobazie, divertimento e incanti. E sono incantevoli pure loro, Milo e Olivia: giovanissimi, pieni di entusiasmo, fantasia e anche coraggio. Perché sì, ci vuole un bel coraggio a metter su famiglia prima dei 30 anni quando si vive un lavoro intenso che ti porta sempre in giro per il mondo. Però gli equilibrismi sono la loro specialità e se la cavano con scioltezza ed entusiasmo anche nel crescere i loro bellissimi bambini, Ethan di 5 anni, e Kean, di 3. Lo stile di vita della famiglia di Milo e Olivia è ben sintetizzato dai loro due domicili: la casa della nonna nell’astigiano, che rappresenta la vita stabile e il ritorno alle origini, e il camper super attrezzato da 11 metri, che consente a tutti quanti una vita avventurosa, fatta di viaggi, libertà ed emozioni.

Tra Canada, Italia e Usa

La storia di Milo e Olivia inizia esattamente dieci anni fa, nel 2001: entrambi partecipavano a una produzione di circo italiano “Ombra di Luna”. All’epoca Milo viveva in Canada e studiava al Cirque du Soleil, mentre Olivia studiava in una scuola di teatro a Bologna. “Ci siamo conquistati a suon di salti mortali e competizioni di verticalismo: è stato amore a prima vista”. Poi Milo torna in Canada e Olivia manda una mail a tutta la sua famiglia raccontando i suoi progetti per il futuro e chiedendo sostegno: “Dopo due settimane mi sono ritrovata con 16 milioni in banca: ho chiamato Milo e gli ho detto ‘arrivo!’. Lui si aspettava che mi sarei fermata un paio di settimane, invece sono rimasta!

Abbiamo vissuto insieme in Canada per un anno e mezzo, seguendo i corsi del Cirque du Soleil. Poi, insieme, siamo tornati in Italia”. “Abbiamo subito iniziato a formare la nostra compagnia: la nostra idea era quella di portare il circo nel teatro – prosegue Milo -. Presentavamo  in strada il nostro primo spettacolo, Klinke, che è una immaginosa versione della nostra storia d’amore. Facevamo le prove nel cortile di casa davanti a mia nonna che commentava ‘Questo non è circo, è teatro’. Ma sin dall’inizio avevamo ben in mente l’obiettivo da raggiungere con i nostri spettacoli: emozionare, stupire e divertire bambini e grandi. Siamo andati in tournée con lo spettacolo, dopodiché ci siamo presi una pausa e siamo tornati a studiare”. Una scuola di teatro, questa volta, l’Accademia d’Arte Dinamico-Drammatica della California, a San Francisco. Era il 2004.

“Volevamo completare la nostra formazione teatrale. È stato un anno molto intenso e istruttivo. Grazie ai corsi seguiti abbiamo imparato a comprendere la struttura drammaturgica di uno spettacolo: solo la padronanza completa della tecnica permette di ampliare il proprio repertorio, cosa per noi molto importante”, prosegue Olivia. “Io sono più ironica, Milo ha uno stile raffinato e armonico, insieme siamo polivalenti e ci completiamo. Certo è un equilibrio delicato, perché siamo sempre noi due in scena. Così, nel 2006, quando sono rimasta incinta, ci siamo posti la questione della sostituzione di maternità. Non era così facile trovare una persona che potesse ricoprire i miei ruoli. Per fortuna vengo da una famiglia di artisti circensi e la scelta è caduta su mia sorella Viola, che è stata bravissima”.

Ti darò delle ali

“Ho lavorato fino al settimo mese di gravidanza e ho ripreso a lavorare poco dopo il parto”. Chi ha assistito a uno spettacolo di Milo e Oliva fatica un po’ a immaginarsi un pancione di sei mesi alle prese con verticali e salti mortali, ma Olivia rassicura “Noi sportivi abbiamo una profonda conoscenza del nostro corpo. So bene fin dove posso spingermi e ho fatto solo quello che mi sentivo. Il mio ginecologo mi ha molto rassicurata in tal senso, mi raccontava delle donne africane che in gravidanza camminano magari per 10-15 chilometri al giorno per prendere l’acqua al pozzo e i bimbi nascono sani lo stesso. L’importante, in gravidanza, è ascoltare il proprio corpo. I bambini si chiamano Ethan, un nome ebraico che significa ‘uomo saggio e affidabile’ e Kean, che in celtico significa ‘colui che porta valori antichi’. Sono nati all’ospedale di Asti, Ethan è nato con parto in acqua, Kean è arrivato così velocemente che non c’è stato anche il tempo di riempire la vasca. “Durante il parto ho cantato – prosegue Olivia -. Non perché avessi seguito un corso specifico. Mi è venuto spontaneo, ed è stato molto utile. Le vibrazioni del diaframma massaggiano i muscoli in tensione e alleviano il dolore. Milo ha assistito al parto ed è altrettanto presente nella cura quotidiana dei figli: una volta tagliato il cordone ombelicale, ci siamo divisi i compiti equamente e ci confrontiamo spesso. Ognuno in casa fa la sua parte, anche i bimbi, man mano che crescono”.

“Desideriamo che la famiglia sia un punto di riferimento per i nostri figli, trasmettiamo loro i valori in cui crediamo e, soprattutto, l’amore per la libertà – racconta Milo – ‘io farò di tutto per darti delle ali – tu, un giorno, volerai’ è un principio educativo cui ci ispiriamo. Non sappiamo ancora se da grandi vorranno fare il nostro lavoro, lo faranno solo se lo vorranno. Entrambi adorano il movimento, ci vedono compiere le nostre acrobazie e viene spontaneo imitarci. Il più grande, Ethan, fa già di tutto, salti, spaccate, capriole”. La vita di due artisti dal profilo internazionale come Milo e Olivia comporta tanti spettacoli in giro per il mondo. “Viaggiamo sempre tutti insieme, per questo ci siamo dotati di un camper da 11 metri. Quando siamo in giro il camper è la nostra casa, quindi l’abbiamo attrezzato di tutto punto per viverci confortevolmente la nostra quotidianità. I bambini sono vivaci e non riescono a star fermi a lungo, così nel camper ci sono tanti giochi, persino degli scivoli”.

Vita di famiglia

Tra il 2008 e il 2009 con il camper abbiamo percorso 100mila chilometri, i bimbi sono andati all’asilo sessanta giorni in tutto l’anno: ogni volta che tornavamo da un viaggio dovevamo ricominciare l’inserimento. Per fortuna le maestre erano molto carine e comprensive, quando che arrivavamo in un posto mandavamo delle cartoline e loro le appendevano a scuola, così ci seguivano nei nostri spostamenti. A fine anno abbiamo fatto uno spettacolo a scuola, per ringraziarli della comprensione”. Con i bambini si può fare di tutto, basta organizzarsi. “Quando viaggiamo ci portiamo dietro la babysitter, non si può fare altrimenti. Le tate devono avere nervi saldi, altrimenti si prendono dei gran spaventi, perché i nostri bambini sono imprevedibili e sanno fare cose pazzesche con il loro corpo. Ad esempio su uno scivolo partono con la verticale, poi una capriola e salto finale. Così diciamo loro che noi ci prendiamo la responsabilità, ma di lasciarli liberi di ‘improvvisare’. Lo stesso vale per le maestre a scuola”.

Nel 2010 Milo e Olivia si sono presi una pausa dai viaggi, per dare un po’ di stabilità alla vita dei bambini. “La nostra fissa dimora è la casa della nonna di Milo (purtroppo mancata qualche tempo fa), nell’astigiano. Ci piace stare in un paesino in campagna, non avremmo mai voluto crescere i bambini in città. Vivere nel verde è bellissimo e in paese ci siamo ambientati bene. Abbiamo approfittato della pausa dai viaggi per creare ‘Quisquilia’, il nostro terzo spettacolo, di cui siamo molto fieri. Rappresenta bene il nostro desiderio come artisti, che è quello di far sognare e di emozionare”.

Chapitombolo

Si trova a Monale, vicino ad Asti, la scuola di circo Chapitombolo, creata da Milo e Olivia insieme alla famiglia di Olivia, la compagnia Microcirco, che ha una lunga tradizione di circo e scuola di circo alle spalle. Chapitombolo è qualcosa di più di una scuola, un vero e proprio punto di incontro per le famiglie. Durante la settimana vi si svolgono corsi di circo nel pomeriggio per i bambini e il sabato una ludoteca per tutta la famiglia, per “giocare con il circo”. L’idea che sta dietro ai corsi è quella di un’attività fisica non competitiva ma ludico-didattica, per sviluppare abilità psicomotorie divertendosi, al motto di “imparare a cadere con stile”! Negli spazi di Chapitombolo si trova una ludoteca, una piccola biblioteca e wi-fi così genitori e fratellini piccoli possono intrattenersi e persino lavorare mentre i figli grandi seguono i corsi. Il microcirco propone anche laboratori bellissimi dedicati alle scuole.

Scuola di circo Chapitombolo
Via Baldichieri, 18 – Monale (AT) – www.chapitombolo.it

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