Vacanza-studio: cancellazioni e rimborsi, cosa c’è da sapere 

da | 6 Mag, 2020 | Lifestyle, Soldi e Diritti

Cancellare o non cancellare la vacanza studio? Discutiamo di rimborsi, penali e voucher con l’avvocato Marco Stucchi

La vacanza-studio prenotata in tempi non sospetti e l’esperienza di scuola all’estero programmata per l’inizio del prossimo anno scolastico sono un pensiero ricorrente in molte famiglie. Stante l’andamento della pandemia, cosa conviene fare? Cancellare la prenotazione o aspettare qualche settimana per vedere come evolverà la situazione a livello globale?

Ne parliamo con l’avvocato Marco Stucchi, professore di Diritto della navigazione e dei trasporti all’Università di Milano Bicocca e consulente dell’Associazione Altroconsumo. 

Se la famiglia si tira indietro 

Può succedere che la famiglia, giustamente preoccupata per la pandemia, decida di cancellare la vacanza-studio autonomamente. In questo caso ha diritto al rimborso? 

“Se il viaggio era programmato a partire dall’11 marzo e fino al momento in cui saranno in vigore le misure di restrizione negli spostamenti all’estero, anche nell’area Schengen, la rinuncia al viaggio comporta la possibilità di avere un rimborso o un voucher – risponde l’avvocato Marco Stucchi -. La scelta di cosa offrire spetta all’organizzatore della vacanza. Poiché, però, a oggi non è dato sapere quali misure saranno in vigore in estate, cancellare la vacanza-studio può comportare il pagamento di una penale che oscilla tra il 30 e il 50% del costo del pacchetto. la penale è richiesta perché, allo stato attuale, non c’è un motivo che renda impossibile offrire o godere dei servizi. Si applicano dunque le regole che valgono in caso di recesso per scelta del consumatore”.

Viaggio annullato = rimborso

Si ha diritto invece al rimborso integrale se il viaggio è annullato dall’operatore a causa delle restrizioni imposte dall’Italia o dal Paese di destinazione.

“Al momento, i viaggi programmati per l’estate non sono stati cancellati perché dipendono dall’andamento dei contagi, tanto in Italia quanto nei Paesi di destinazione. I  viaggi precedenti, quelli che avrebbero dovuto svolgersi negli ultimi due mesi, mentre erano in vigore le restrizioni, sono stati cancellati proprio in ragione delle predette misure. Hanno quindi diritto al rimborso”. 

Rimborso o voucher?

Come viene erogato il rimborso? Molte agenzie propongono un voucher: se la famiglia non lo vuole, lo può rifiutare?

“A seguito di quanto accaduto con la pandemia, il Governo italiano ha modificato in maniera rilevante le norme previste in tema di tutela dei viaggiatori. La legge 24 aprile 2020 n. 27 che ha convertito i decreti legge di marzo, nell’art. 88-bis prevede che se c’è l’impossibilità di partire per limitazioni in Italia o nel Paese di destinazione, al consumatore possono essere offerti un pacchetto-vacanza alternativo, il rimborso della somma versata oppure un voucher del medesimo importo da utilizzare entro 18 mesi. Allo stato attuale, si può quindi chiedere di ottenere un rimborso in denaro, ma spetta all’organizzatore del viaggio la scelta di offrire il rimborso o il voucher”.

Le associazioni di consumatori hanno sollevato numerose perplessità sulla legittimità di questa norma, perché contraria ai principi comunitari e nazionali a tutela del consumatore. “La Commissione Europea ha chiesto all’Italia di modificare le nuove norme entro fine maggio e, se ciò non avverrà, si è detta pronta ad aprire una procedura d’infrazione. Rimaniamo in attesa di capire se verranno apportate delle modifiche”.

Un problema particolare che riguarda il voucher è legato ai ragazzi dell’ultimo anno di un ciclo scolastico e che potrebbero non avere più la possibilità di utilizzarlo. 

“Non potendo usufruire del voucher entro l’anno, questa situazione crea parecchie difficoltà alle famiglie. La soluzione migliore è trovare un accordo amichevole con l’organizzatore del viaggio per ridurre al minimo le perdite”. 

Assicurazione di viaggio

Le assicurazioni stipulate nei pacchetti di viaggio-studio tendenzialmente non prevedono la possibilità di ottenere rimborso per le restrizioni dovute al Covid, così come per altre possibili pandemie. “Queste assicurazioni coprono casi di malattia, oppure la perdita perdita del lavoro di un genitore o il triste caso di un decesso in famiglia. Le compagnie si stanno attrezzando per inserire le restrizioni da Covid tra i casi compresi nella copertura assicurativa, ma al momento non esistono coperture specifiche”.

Arriveranno sul mercato polizze di questo tipo. In ogni caso, se si decidesse di far partecipare il proprio figlio a un viaggio studio all’estero, è quanto mai opportuno verificare che l’assicurazione copra tutte le spese mediche, comprese quelle legate alle cure da Covid-19, che sono costose, soprattutto nei Paesi con una sanità altamente privatizzata. 

Biglietti aerei

Se le famiglie hanno acquistato un biglietto aereo separatamente dal pacchetto di viaggio, possono chiedere il rimborso?

“Le previsioni sono le stesse sia per il pacchetto che per il vettore. Tuttavia, le compagnie aeree stanno offrendo numerose possibilità di spostare il volo ad altra data o altra destinazione, anche senza il pagamento di penali. Le offerte sono tuttavia molto differenziate”. 

Meglio cancellare?

Stante la situazione di incertezza, è meglio cancellare sin da ora il viaggio-studio o decidere più avanti, in prossimità della partenza?

“La decisione cambia a seconda delle somma versata. Rischiare di perdere un acconto incide in maniera diversa sul bilancio rispetto al rischio di perdere l’intero costo del pacchetto. Tuttavia, la soluzione migliore è contattare l’organizzatore o l’agenzia per risolvere la questione in maniera amichevole. In qualità di professionisti del settore sapranno aiutarvi a trovare una soluzione alternativa. Personalmente, consiglio di attendere per valutare l’eventuale cancellazione del pacchetto più avanti, alla luce dell’evoluzione della pandemia”.

Bisogna, infine, considerare un altro fattore. I confini dei Paesi comunitari vengono progressivamente riaperti, almeno nell’area Schengen, secondo alcune disposizioni della Commissione europea, ma con limitazioni e differenze da paese a paese. Sembra però estremamente improbabile che ci sia la possibilità di viaggiare verso una destinazione extra-UE. Da questo punto di vista, anche i viaggi-studio con destinazione Regno Unito potrebbero diventare più difficoltosi.

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