Cannucce, posate &co: dal 1 gennaio la Francia ha proibito la plastica usa e getta

da | 11 Gen, 2021 | Lifestyle, News

Mentre la pandemia ha portato all’aumento dei prodotti usa e getta, la Francia punta a eliminare la plastica entro il 2040 

Il governo francese compie un passo importante verso la graduale eliminazione dell’uso della plastica usa e getta. Nel giro di pochi mesi infatti, dovranno sparire dal mercato diversi prodotti di plastica legati al settore alimentare. Tra questi non ci sono solo posate, piatti e bicchieri di plastica, ma anche i bastoncini per girare lo zucchero del caffè da sporto e i box per l’asporto.

Dopo le buste di plastica usa e getta di gennaio 2017, è stata la volta dei tamponi di cotone e di alcune tipi di stoviglie usa e getta, il 2021 rappresenta per la Francia l’anno decisivo della guerra contro la plastica. 

A partire dal 1 ° gennaio, una nuova categoria di prodotti verrà aggiunta all’elenco dei prodotti vietati. La legge vieterà l’utilizzo di tazze, bicchieri e piatti da tavola usa e getta, cannucce, posate, coperchi, vassoi, coppette per gelato, insalatiere, scatole e bastoncini per bevande di plastica. Resteranno in commerciosolo quelle compostabili e realizzate, del tutto o in parte, con materiali a base biologica.

Tutti questi prodotti possono ovviamente continuare a essere realizzati, ma in altri materiali più rispettosi dell’ambiente: legno, cartone o anche plastica biodegradabile e riutilizzabile. Tuttavia, ai distributori sono stati concessi sei mesi per vendere le loro azioni.

Obiettivo no plastica 2040

Il cammino verso l’eliminazione della plastica è iniziato nel 2015 con le prime leggi verso il progressivo allontanamento dalla nostra vita quotidiana degli articoli monouso. L’obbiettivo della Francia è di proibirli completamente entro il 2040. Tubetti di dentifricio, flaconi di bagnoschiuma e shampoo, barattoli di detersivo e ammorbidente, vasetti di yogurt e molti altri. L’elenco di prodotti e imballaggi da sostituire con materiale sostenibili è lunga e i produttori dovranno gradualmente adeguarsi. 

Una responsabilità che tocca anche i consumatori che devono adeguare il proprio stile di vita. vedono il proprio stile di vita stravolto da imperativi ecologici. Secondo il governo, ogni anno vengono immessi sul mercato circa 100 miliardi di prodotti in plastica monouso. In generale, oltre l’80% delle plastiche messe in circolazione diventano rifiuti dopo un anno.

E in Italia?

Nel 2019 il Parlamento Europeo ha annunciato di voler proibire, nel 2021, l’utilizzo di stoviglie di plastica e altri prodotti usa e getta come i cotton-fioc con il bastoncino pastificato.  Una prospettiva non raggiunta da quasi nessun dei paesi comunitari. 

Con l’arrivo della pandemia nel 2020, in Italia si utilizzano nuovamente le posate e i bicchieri usa e getta nelle mense scolastiche. Molti istituti consegnano quotidianamente ai bambini una bottiglia di plastica personale, nonostante la maggior parte degli studenti siano provvisti di borraccia e l’acqua del rubinetto è ovviamente potabile. Lo stesso avviene negli ospedali, e nel settore della ristorazione il consumo si è spostato sul take away e non sono tanti i ristoranti che adottano box e stoviglie biodegradabili. 

Se non prendiamo esempio dai vicini francesi e iniziamo a eliminare le odiose forchette in plastiche e le inutili cannucce, la strada per arrivare a sostituire i flaconi di shampoo e detersivi è ancora lunga. 

Leggi anche –> La borraccia anche per i bambini. Come sceglierla

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

Criticare e correggere: è proprio necessario? 

Focalizzarsi sull’errore, criticare e giudicare non aiuta a crescere. Esiste un metodo alternativo per relazionarci con i nostri figli? L’intervista a Carlotta Cerri, creatrice di La Tela ed Educare con calma

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto

Pavimento pelvico: guida all’uso

Dallo stato di salute del nostro pavimento pelvico dipende il benessere fisico, psicologico e sessuale delle donne, come ci ha raccontato l’ostetrica specializzata Laura Coda