La spuntina azzurra e la nuova vita da single

da | 23 Nov, 2020 | Lifestyle, News

Una volta c’era il mazzo di fiori e la serenata; oggi c’è quell’attesa di sapere se lui ha letto il messaggio. È l’amore della spuntina azzurra o il corteggiamento virtuale. I single cercano la fisicità ma con sicurezza.

Tra single prima ci si guardava un po’ negli occhi all’uscita da scuola o tra gli attrezzi della palestra. Si cercava una scusa per rivolgersi la parola; poi un bigliettino, il numero di telefono, una prima passeggiata, forse il primo bacio e così via. Più recentemente tutte queste grandi emozioni si sono comunicate con le emoticons, con le faccine o le foto inoltrate e frasi prese in prestito che dicevano ma senza mettersi troppo in gioco. Ma a un certo punto, dopo tante faccine, ci si vedeva pure. Adesso hanno tolto ai single anche la possibilità di incontrarsi, perché ci si può vedere solo tra cingiunti e non se lo si vorrebbe diventare. Insomma, il corteggiamento sta cambiando ancora, ed è tutto inesorabilmente virtuale. Eppure la voglia di incontrarsi di persona è forte, ma sempre più in sicurezza.

Tempi più lunghi

Per i single il Covid-19 ha sicuramente reso le cose più difficili. E, da quanto dicono diverse ricerche condotte dai principali app developper, rispondono con una maggiore selezione, in tutto. Intanto pare che siano più selettivi nelle app da scaricare e tenere: poche ma buone. Tinder è la app più scaricata, seguita da Happn e da Once. Seguono, secondo la classifica di Money.it per il 2020, Bumble, Grindr, The Inner Circle, OK Cupid e Lovoo. I single sono più selettivi anche nei contatti e nelle conversazioni e conoscenze da portare avanti, dedicando più tempo alle persone con cui trovano più feeling. Soprattutto i single vogliono sprecare meno tempo con i profili che non convincono tanto, ma dichiarano di voler passare più tempo per lo scambio on line prima di capire se vale la pena provarci.

La live video: vedersi all’interno delle app

Once già nel mese di marzo ha lanciato una nuova funzione della sua single dating app per dare la possibilità agli utenti di vedersi in video chiamata all’interno dell’applicazione e quindi senza scambiare informazioni e altri contatti personali. Secondo quanto dichiarato dalla CEO Clémentine Lalande in un’intervista a Panorama, questa funzione è stata un successo. “A inizio giugno il 21 per cento dei nostri utenti aveva già provato la funzione Live Video e il 37 per cento delle chat attive ha avuto seguito con una video chiamata”. Mediamente le videochiamate durano intorno ai 17 minuti.

La sicurezza, sempre di più

La funzione per la video chiamata interna alla app è piaciuta molto perché sicura, visto che viene richiesta l’autorizzazione a tutti e due gli utenti. E la sicurezza è ricercata ancora, e ancora di più, dai single segregati in casa. Nell’intervista la giovane Lalande ha detto che il 65 per cento degli utenti ha dichiarato di voler prestare maggiore intenzione prima di incontrare qualcuno. Il 39 per cento di loro è preoccupato per le restrizioni e nove su dieci sostengono di voler rispettare le norme e i distanziamenti a costa di aspettare un pochino in più. Ma l’88 per cento degli utenti è sicuro di volersi incontrare di persona per il primo appuntamento quando sarà possibile, lasciando la virtualità: il 48 per cento al parco o all’aperto, il 44 per cento davanti a un caffè.

Ma in amore c’è sempre l’attesa

È difficile dimenticare, per chi l’ha provata, l’agitazione che si prova quando si aspetta una lettera. Ogni giorno ci si affacciava ad aspettare il postino, certi che avrebbe portato qualcosa per noi. E che delusione se la lettera non arrivava, ma quante farfalle in pancia quelle attese. I ragazzi oggi quell’agitazione la vivono lo stesso ma davanti agli smartphone, in attesa della famosa spuntina doppia che indica che quel messaggio scritto dopo tanti ripensamenti è stato consegnato. La spuntina che da doppia diventa pure azzurra solo quando viene letta. E poi stanno a controllare le chat ogni due minuti o se ci sono notifiche finalmente. “Ha letto dopo due ore dall’invio ma non mi ha risposto”, diceva un giorno una ragazzina davanti scuola alla sua amica. E giù a provare a interpretare a cercare di comprendere perché non ha risposto; a immaginare che cosa stesse facendo in quelle due ore “lui che ha sempre il telefono in mano”. Così lo hanno chiamato: l’amore della spuntina azzurra e l’attesa in amore c’è sempre, ha solo cambiato forma.

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