Ne sanno qualcosa i neogenitori, le nottate in bianco e i sonni interrotti da pianti e poppate smorzano l’allegria e il buonumore. A conferma di quanto si era sempre saputo, ecco uno studio ufficiale.
Meglio non dormire
Il vero problema, più che non dormire, è dormire ed essere interrotti più volte durante la notte. Ad avvalorare questa tesi, un’esperimento della Facoltà di Medicina dell’Università John Hopkins. Sono stati analizzati circa 60 soggetti suddivisi in tre gruppi: il primo costretto a risvegli forzati di notte, il secondo obbligato a coricarsi molto tardi, ben oltre l’orario abituale e il terzo lasciato invece libero di dormire ininterrottamente. Il tutto per tre giorni. I membri del primo gruppo hanno immediatamente mostrato un umore positivo piuttosto basso, la seconda notte un ulteriore calo e la terza ancora di più. Livelli di ottimismo più bassi addirittura rispetto ai membri del secondo gruppo, quelli costretti a dormire poche ore ma consecutive. Questo perchè con i continui risvegli si vanno a spezzare le fasi di sonno più profondo. Il nostro sonno non è infatti lineare, ma è fatto di momenti più leggeri e altri più profondi, i risvegli impediscono al nostro fisico e alla nostra mente di abbandonarsi completamente, stancandoci se possibile ancora di più.
Questo potrebbe spiegare anche i tipici comportamenti dei neo genitori, costretti per molte notti di fila a sonni interrotti, e quindi più soggetti ad ansia, tristezza e malinconia, la buona notizia è che per curare questi stati d’animo basta solo una buona notte di sonno.