Come conservare a lungo le sensazioni dell’estate?

da | 29 Ago, 2016 | Lifestyle

Freeze! C’è un momento di metà estate che si vorrebbe non finisse mai: quello che sa di piedi ammollo, di creme solari impiastricciate, di libri finalmente letti fino all’ultima pagina mentre i bambini giocano scalzi sull’erba, di bibite sorseggiate con calma in serate luminose e di cene che si trascinano fino a notte, ché tanto la sveglia sta nel cassetto.

Freeze! E poi c’è il malumore del rientro, del riprendere il filo delle tante magagne interrotte che poi ci si pensa a settembre, dei bambini da sistemare in attesa che nidi e scuole riprendano a pieno ritmo, del lavoro che incombe, del far ripartire quella macchina a incastri ben oliata che è l’organizzazione delle nostre vite: è indispensabile sì, ma – va detto – ci priva un po’ del bel senso di libertà vacanziero, che al dolcefarniente è facile prenderci gusto.

Cosa fare per preservare il senso dell’estate e portarselo dietro il più a lungo possibile?

1. Scarpe vietate: non c’è niente che dia senso di libertà come i piedi nudi. Quindi no scarpe, almeno in casa, e teniamo duro fino ai primi geloni.

2. A tutta frutta: che bello quando fa troppo caldo per cucinare e si aboliscono le ricette complicate sostituendole con macedonie e gelati! Perché abbandonare troppo presto queste sane abitudini alimentari?

3. Sempre in movimento: un giro in bicicletta, in roller dai nonni, passeggiate al parco. Per i bambini stare fuori e muoversi è meraviglioso, ma spesso siamo noi a cambiare ritmo alla prima arietta frizzante. Invece, come dicono gli scandinavi, basta coprirsi di più!

4. No schermi: quanto tempo ci rubano i vari tablet, smartphone, pc? E come si occupava bene questo tempo in vacanza trastullandosi tra la noia e la gioia? Teniamoli spenti, finché resistiamo!

5. Pigre serate: che belle le lunghe sere estive passate all’aperto senza vincoli di tempo o di impegni! Pratichiamole anche al ritorno in città, specialmente nel fine settimana.

6. Una spensierata approssimazione: è il perfezionismo che ci frega – quella brama di tirare a lucido ogni giorno i pupi dalla radice dei capelli alle unghie, di avere lenzuola stirate, pasti calibrati e completi sempre, la smania di fare tutto alla perfezione. Ma non era piacevole lo scarmigliato relax dell’estate? Coltiviamolo anche al rientro, che è tanto meglio esser sereni che perfetti.

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